Amiche che incontri, storie di mamme e gravidanze che ascolti. Negli ultimi tempi mi capita proprio così, sento continuamente parlare di mamme con il pancione, bimbi in arrivo, già arrivati, ambienti domestici in riassetto e piena rivoluzione. E mi sono ricordata della festa di compleanno di una mia ex compagna di università di qualche tempo fa in cui c’erano tutte neomamme... Da single e senza figli mi sono chiesta che cosa avessi sbagliato nella vita perché ad ogni tentativo di unirmi a qualsivoglia discorso sui pannolini, le poppate o il latte in polvere migliore sul mercato, venivo rimbalzata come un corpo estraneo. D’altronde si sa, quello delle mamme e dei papà è un universo speciale che si può davvero comprendere solo nel momento in cui si vive e condivide la medesima esperienza e da outsider, pur con tutta la passione e l’impegno, non si riesce davvero ad entrare nell’ottica di una vita in cui non si hanno più salde in mano le redini del proprio destino, soprattutto all’inizio. Mentre ogni gesto, pensiero, e attenzione ruota intorno alla pupa o al pupo in preda a sorrisi, pianti, urla, alternati ad attacchi di fame e di beato sonno, le mamme dai capelli spettinati e i papà con gli occhi cerchiati di blu dal sonno, tentano di capire quali nuovi contorni, tempi, e orizzonti prenderà la loro vita. E non è semplice, quando si è in dolce attesa, trovare i consigli e le informazioni giuste.
Sara, la mia amica di San Gallo, incinta al nono mese, dice di essere entusiasta di Swissmom, un sito che nel 2016 ha vinto il Q-Award assegnato dall’Associazione Schweizer Medien, come pubblicazione online più innovativa e qualitativa. In effetti Sara mi dice che il sito è molto pratico e diretto, trovi subito l’articolo e i consigli che fanno per te. Così ho fatto qualche esperimento e in pochi minuti mi sono acculturata in materia di pannolini: da quelli usa e getta che si trovano in qualsiasi ripiano del supermercato, a quelli di stoffa, lavabili, riutilizzabili, prodotti con fibre naturali. Due click e si trova tutto, basta inserire la parola chiave nel campo di ricerca. E il valore aggiunto risiede nel forum in cui le mamme si supportano e consigliano a vicenda in base alle proprie esperienze. Interessante seguire la conversazione che lancia Mariposa: a pochi giorni dal congedo maternità, l’attende l’incontro con il capo del personale per discutere della percentuale lavorativa al suo rientro. È indecisa se optare per il 30% o il 40%, non sa se nei giorni in cui sarà al lavoro è meglio lasciare il bimbo a casa con la nonna o mandarlo all’asilo nido. Stella le dice di ritornare al 40% e, secondo la sua esperienza, due giorni a settimana all’asilo nido al bimbo non possono fare che bene. Insomma, provare per credere, il sito può davvero essere un buon punto di riferimento tra le tante offerte che si trovano in Rete.
Il «Tages-Anzeiger» ha un Mama e un Papablog, seguitissimi, che ospitano i punti di vista dei giornalisti della testata ma anche di mamme e papà che di professione fanno tutt’altro. Il bello di questi blog non è solo il fatto di essere informativi e molto reali ma sono anche divertenti. In Ticino Alessandra Bonzi, mamma di due figli insieme a Vito Robbiani, entrambi giornalisti, hanno creato un’alternativa ai blog autoproducendo una webserie dal titolo Oh mamma mia! dedicata alle future mamme, alle già mamme, ai papà ma anche agli amici dei neogenitori, il cui ruolo non è da sottovalutare. Qui si sfata qualsiasi luogo comune o mito che ruoti intorno alla maternità/paternità e in modo sfacciato e ironico si mettono a nudo delizie e tragedie di una vita da genitori.
Fuori dagli schemi, modaiolo e accattivante è anche il blog Mummy Mag, per mamme e donne che nella vita non si accontentano, si informano, lavorano, sono alla moda e condividono esperienze di vita. Menti di questa piattaforma, che nulla invidia ad un vero magazine, sono quattro giovani donne berlinesi mamme di sei figli. C’è molto da imparare in questi luoghi della Rete, non solo per le mamme, e qualche risata è assicurata.