Da quanto è stato reso noto sin qui, il preventivo per il Cantone del 2018 si chiuderà con una lieve eccedenza di entrate. Si tratterebbe di circa 7,5 milioni di franchi su un totale di uscite pari a 3163 milioni. Siccome l’eccedenza positiva non rappresenta nemmeno l’1% delle uscite si tratta di quello che gli addetti ai lavori chiamano uno «zero nero». Il «Corriere del Ticino» ha messo però la notizia in prima pagina, sottolineando che era da diversi decenni che i preventivi del Cantone chiudevano in rosso. Per la verità, in un ente pubblico, un’eccedenza positiva nel preventivo deve essere considerata piuttosto come un’eccezione. Obbligati dalle leggi finanziarie a rispettare la parità nel conto economico, i ministri delle finanze tendono infatti sempre ad essere prudenti e preferiscono anticipare uno «zero rosso», ossia un lieve deficit, che uno «zero nero» nei loro conti preventivi. Anche perché in parlamento e davanti all’opinione pubblica si fa sempre miglior figura portando un consuntivo con un’eccedenza positiva, quando il preventivo anticipava una perdita, che viceversa. E poi, prevedendo una leggera perdita, si impedisce ai parlamentari di aguzzare troppo il proprio appetito che potrebbe portarli a richiedere, in un anno come il 2018 che, per di più, è pre-elettorale, nuovi aumenti di spesa.
Quest’anno diversi Cantoni svizzeri sembrano orientarsi verso preventivi al pareggio con «zero neri» o «zeri rossi».San Gallo, per esempio, prevede uno «zero rosso» con un’eccedenza negativa di 1 milione. Zurigo, invece, pensa di realizzare uno «zero nero» con un’eccedenza di 76 milioni di franchi. C’è poi Zugo che pareggia i conti, ossia non dovrebbe avere eccedenze, e quindi si contenta di anticipare uno zero vero. Il preventivo del Canton Ticino per il 2018 si trova quindi in buona compagnia. Il totale delle spese aumenterà, l’anno prossimo, dell’1,8%, mentre il totale dei ricavi crescerà del 2,9%. Sono quindi di nuovo i ricavi che aiutano gli amministratori del Cantone a pareggiare il conto economico. L’aumento delle spese totali del Cantone Ticino è leggermente inferiore a quello previsto a San Gallo e a Zurigo e dovrebbe essere in riga con il tasso di crescita dell’economia, il che significa che, nel 2018, la quota del Cantone nell’economia, per una volta, non dovrebbe aumentare. Realizzare uno «zero nero» è certamente un risultato positivo. Tanto più che, se l’anno prossimo si dovessero ripetere le esperienze degli ultimi anni, l’eccedenza positiva nel consuntivo potrebbe essere anche maggiore. Hanno tuttavia ragione quelli che raccomandano di restare prudenti perché, di fatto, uno «zero nero» potrebbe rapidamente diventare uno «zero rosso». Lo dimostrano, purtroppo, le previsioni del piano finanziario per il periodo 2019-2021.
Prudenza nella gestione delle finanze del Cantone dovrebbe però anche significare, in questo periodo in cui sembra che si sia finalmente potuto raggiungere il pareggio tra spese e entrate, continuare gli sforzi per contenere l’espansione della spesa al di sotto del tasso di crescita del Pil e non imbarcarsi in nuovi avventurosi progetti di riduzione delle imposte. In relazione a quest’ultimo punto ricordiamo che il Cantone ha già pronta una riforma fiscale. Ricordiamo anche che il piano finanziario prevede, a partire dal 2019, una drastica riduzione del tasso di crescita dei ricavi totali. È possibile che le due cose siano legate e che, a partire dal 2019, a frenare l’ascesa dei ricavi, intervengano proprio le riduzioni nella tassazione fiscale previste dalla nuova riforma (fossero pure limitate alle sole persone giuridiche). Quando il progetto di revisione fiscale, presentato qualche settimana fa dal Dipartimento delle Finanze, approderà in parlamento, i consiglieri faranno quindi bene a chiedere al ministro delle finanze una previsione oculata sulle ripercussioni che potranno avere le riduzioni previste sull’evoluzione del totale dei ricavi e sul risultato del conto economico del Cantone nei prossimi anni. A meno che non si voglia anticipare questa discussione al momento in cui si discuteranno il preventivo per il 2018 e il piano finanziario.