XXX - Installazione di Andreas Gysin e Sidi Vanetti 

Spazio Lampo, Chiasso
Dall’8 marzo all’8 aprile
spaziolampo.tumblr.com


Un negozio per far pensare

Chiasso ospita nuovamente un’iniziativa per aprire al pubblico le esperienze creative innovative e tecnologiche della modernità: il «Progetto vetrina»
/ 26.02.2018
di G.B. Bernasconi

Una vetrina come le altre, che si affaccia su una strada della cittadina di confine, ma la cui proposta ai passanti non è di tipo commerciale. Il «negozio» di Via Livio 16 infatti da alcuni anni ha l’ambizione di essere uno spazio dedicato alla creatività e alla riflessione sui fenomeni culturali e sociali. Per questo motivo ha assunto la denominazione di «Spazio Lampo» ed è gestito dall’Associazione Grande Velocità.

Gli spazi di questo variopinto contenitore sono occupati da vari tipi di attività. Vi trovano ad esempio una sede la celebre Radio Gwendalyn, ormai conosciutissima emittente privata chiassese e, curiosità, il Consolato Generale dei regni di Elgaland-Vargaland (un progetto visionario degli artisti svedesi Carl Michael von Hausswolff e Leif Elggren), oltre a varie altre attività professionali.

Ma oltre a questa sua vocazione che potremmo dire più concretamente operativa, lo «Spazio Lampo» ospita quattro volte all’anno, in concomitanza con le grandi manifestazioni internazionali che animano la scena di Chiasso, un’iniziativa denominata «Progetto vetrina». Si tratta in questo caso di affidare di volta in volta ad artisti e perfomer l’arredamento e l’allestimento della parte del «negozio» che si affaccia sulla strada. La vetrina quindi può trasformarsi di volta in volta in un palco musicale oppure in una capanna, o ancora in una sala da teatro in cui possono essere presentati concerti, recite, esposizioni ma anche discussioni e atelier pratici. 

Il nuovo appuntamento con il pubblico chiassese (e non solo) del «Progetto vetrina» sarà inaugurato il prossimo 8 marzo alle ore 18.30, in contemporanea con il Festival jazz di Chiasso. Si tratterà di una esposizione pensata appositamente per questo spazio dagli artisti ticinesi Andreas Gysin e Sidi Vanetti.

I due grafici si occupano da anni di scoprire nuove modalità d’uso per oggetti della quotidianità. Loro campo di ricerca particolare è diventata la riprogrammazione di display luminosi, pannelli elettromeccanici e segnali di vario tipo, elementi che vengono così strappati dalla concretezza anonima del loro utilizzo pratico, per diventare inaspettati veicoli di messaggi artistici. Gysin e Vanetta sono celebri per aver riprogrammato ad esempio il tabellone azzurro con gli orari di partenza e di arrivo dei treni alla stazione di Zurigo, gigantesco colosso elettromeccanico che era poi stato collocato al Museum of Digital Arts di Zurigo in occasione della sua inaugurazione, nel 2016. 

A Chiasso i due artisti proporranno «XXX», una riprogrammazione di tre insegne di farmacia. Come di consueto ne modificheranno il messaggio visivo, reinterpretandolo in modo astratto e geometrico. In occasione dell’inaugurazione sarà presente allo «Spazio Lampo» il musicista ticinese Elia Buletti, da tempo trapiantato a Berlino, che realizza colonne sonore minimaliste su ispirazione del tessuto urbano: sarà un accompagnamento perfetto per il  vernissage tecnologico.