Intervista all'architetto Mario Botta e a Fabrice Zumbrunnen, presidente della ferrovia Monte Generoso e membro della direzione generale della FCM


Un Fiore Generoso

L’opera di Mario Botta commissionata dalla Migros è stata inaugurata il 29 marzo alla presenza di 200 ospiti del mondo della politica, dell’economia e del turismo ticinesi, e rappresentanti dei vertici della Federazione delle Cooperative Migros e di Migros Ticino
/ 03.04.2017
di Peter Schiesser

Eccolo, dunque, il «Fiore di Pietra», l’ultima opera dell’archi-star Mario Botta: risplende nitido in questa giornata inondata dalla luce del sole, con la sua forma ottagonale, le sue torri di cinque piani, i suoi petali che dapprima si sporgono verso l’esterno e poi si richiudono ai piani alti, le pareti esterne in pietra grigia con strisce alternate lisce o a spacco, come le descrive il suo creatore. L’inaugurazione non poteva svolgersi sotto auspici migliori, la giornata soleggiata e senza nubi, la vista a 360 gradi sulle Alpi, le Prealpi e la pianura padana ha immediatamente proiettato i 200 ospiti in una dimensione sospesa, dove la solidità della montagna e del «Fiore di Pietra» faceva da contrappunto alla vastità del cielo, instillando in tutti un senso di stupore.

Una festa cui ha fatto da fondamento un senso di gratitudine per il «Fiore di Pietra», per questo luogo e per una regione, il Mendrisiotto, che con la nuova opera di Mario Botta viene ulteriormente valorizzato. Ed è stato infatti con un «Grazie Migros per il regalo, per essere generosa con il nostro Generoso» che il presidente del governo ticinese Paolo Beltraminelli ha aperto il suo discorso ufficiale, omaggiando «un’opera che si inserisce meravigliosamente in un ambiente particolare, in cui la mano dell’uomo si integra perfettamente nella natura». Per sottolineare quanto il Consiglio di Stato ticinese apprezza, sostiene e sosterrà il «Fiore di Pietra», Beltraminelli ha rivelato ai presenti che il governo ha anticipato la sua seduta settimanale al martedì, affinché tre consiglieri (con lui Christian Vitta e Claudio Zali) potessero presenziare all’inaugurazione della nuova opera di Mario Botta. Se possibile, ancora più accalorate sono state le parole del sindaco di Mendrisio Carlo Croci in cui si fondevano gratitudine e ammirazione, che sull’onda di ricordi personali e della storia del Monte Generoso, della sua ferrovia e degli alberghi che sono stati costruiti in vetta, ha reso evidente a tutti i presenti quante storie ed emozioni legano la popolazione del Mendrisiotto a questa montagna che si erge così maestosamente fra cielo e pianura.

E tanta gratitudine l’ha espressa anche Fabrice Zumbrunnen, presidente della Ferrovia Monte Generoso (oltre che capo del Dipartimento risorse umane, tempo libero e cultura della Federazione delle Cooperative Migros e dall’anno prossimo presidente della direzione generale della FCM): «Fra i molti cantieri che ho visitato questo è quello che mi ha impressionato di più, per la maestria con cui è stato costruito e per la serenità con cui hanno lavorato le maestranze» ha sottolineato nel suo discorso in italiano.

Zumbrunnen ha ripercorso la storia di questo luogo particolare e l’impegno del fondatore della Migros Gottlieb Duttweiler che nel 1941 acquistò la ferrovia salvandola dal sicuro fallimento, ricordando con ammirazione che per realizzare il «Fiore di Pietra» a 1700 metri di altitudine senza una strada d’accesso è stato necessario costruire una teleferica dalla Valle di Muggio fino alla vetta del Monte Generoso che in tremila corse ha trasportato 20 mila tonnellate di materiale, e sottolineando che questo progetto, realizzato in due anni di lavori e costato 22 milioni di franchi pagati interamente dal Percento culturale Migros, hanno lavorato 65 ditte, quasi tutte ticinesi. «La Migros intende regalare al Ticino questa meravigliosa opera che diventa un simbolo della regione, un valore aggiunto che aiuti a rilanciare il turismo del Mendrisiotto», ha concluso Fabrice Zumbrunnen, che ha tenuto a ringraziare tutte le persone e le ditte che hanno permesso la realizzazione del «Fiore di Pietra», in particolare lo studio d’ingegneria Brenni Engineering responsabile del progetto statico, lo studio Marzio Giorgetti Architetti che ha diretto i lavori, la FIP Studio Fischli che ha elaborato il concetto gastronomico e progettato i due ristoranti, come anche l’ex direttore della ferrovia Monte Generoso Marco Bronzini che lanciò il progetto proponendo Mario Botta come architetto e l’attuale direttore Francesco Isgrò. Gli ha fatto eco Mario Botta, che oltre al progetto architettonico ha curato anche l’allestimento degli spazi interni, affermando che «ogni opera è sempre un lavoro collettivo, non solo dell’architetto». Mario Botta, particolarmente legato sentimentalmente al Generoso fin dalla gioventù, ha voluto elogiare la montagna e «la sua forza di essere un crinale che separa le montagne a nord e la pianura a sud», dipingendo la ferrovia a cremagliera come un «cordone ombelicale che, salendo lentamente, lega il lago e la montagna, strumento di conquista di questa montagna».

Ora, dopo la festosa inaugurazione, tutto è pronto per accogliere gli abitanti del Ticino e i turisti a partire dal prossimo 8 aprile, esattamente 150 anni dopo l’inaugurazione del primo albergo in vetta. Il «Fiore di Pietra» offre ai visitatori un ristorante con 125 coperti (con vini selezionati dal sommelier Paolo Basso, serate a tema ogni venerdì e serate ticinesi ogni sabato con tanto di musica e osservazione astronomica, oltre che un pranzo di stagione ogni prima domenica del mese), ma anche un self service con 120 posti a sedere con accesso alla terrazza panoramica ad est dell’edificio. Un accento particolare viene messo anche sulla sala conferenze «Belvedere», divisibile, che può ospitare da 10 a 100 partecipanti, per ogni tipo di incontro di lavoro. Ma il «Fiore di Pietra» offre altri piccoli gioielli, che vi lasceremo scoprire personalmente alla prima occasione.