Attenzione: apertura posticipata al 25 aprile

L’apertura della stagione turistica sul Monte Generoso era prevista dal 28 marzo fino all’8 novembre. A causa però dell’attuale situazione relativa al Coronavirus in Ticino e nei paesi limitrofi, la Ferrovia Monte Generoso SA ha deciso di posticipare di quattro settimane l’inizio. L’apertura è dunque prevista per il 25-26 aprile (si veda sul nostro sito, www.azione.ch, il comunicato stampa ufficiale).
Da allora il treno circolerà normalmente per permettere lo svolgersi di una nuova stagione al Fiore di Pietra di Mario Botta e nei due ristoranti che vi sono ospitati. Gli oltre 50 km di sentieri e il panorama mozzafiato attendono i visitatori offrendo inoltre numerose attività.
Il Fiore di Pietra organizzerà regolarmente dei pranzi gastronomici con accompagnamento musicale. In alcune serate, inoltre, sarà proposto un menu ticinese che valorizza il patrimonio culinario locale. Altri momenti speciali, nel corso dell’anno, saranno gli aperitivi al tramonto e le sedute di yoga all’aria aperta. Il 21 giugno, in occasione del solstizio d’estate, sarà organizzato un treno speciale alle 04.15 per permettere ai passeggeri di ammirare l’alba dalla vetta. Nei mesi estivi, inoltre, sarà rimessa in attività la più vecchia locomotiva a vapore svizzera ancora in funzione (prenotazione obbligatoria).

Programma dettagliato e orari sul sito www.montegeneroso.ch.

 

 

 


La Ferrovia viaggia su un nuovo binario

Lavori in corso - Un cantiere tecnologicamente avanzato si occupa della sostituzione della linea su cui sale il treno della Ferrovia Monte Generoso
/ 16.03.2020
di Pierre Wühtrich

La ferrovia del Monte Generoso è stata inaugurata nel 1890. Nei 130 anni trascorsi fino a oggi i binari non sono mai stati sostituiti. Ciò si deve da un lato alla eccezionale qualità del lavoro compiuto all’epoca, dall’altro al fatto che i treni, dalla frequenza relativamente limitata, viaggiano ad una velocità ridotta, toccando al massimo i 25 km/ora.

Malgrado tutto questo, però, una perizia compiuta nel 2014 ha mostrato la necessità di un rinnovo che si protrarrà fino al 2027, al più tardi. Il cantiere si è aperto nel novembre del 2019 (vedi «Azione 46» dell’11 novembre scorso) e terminerà nel marzo del 2023. Gli operai lavorano soltanto nei mesi invernali, quando la linea non è utilizzata. Nel corso dei lavori vengono sostituiti all’incirca tra 30 e 40 metri di binari al giorno. La linea, della lunghezza di 9 km, viene poi aperta al transito dalla primavera all’autunno. Le équipe che si occupano dei lavori sono due e sono impegnate sei giorni su sette.

Il lavoro chiede un grosso impegno fisico ai 12 operai di ognuno dei gruppi di lavoro. Infatti gran parte delle manovre sono effettuate a mano. Questo ad esempio quando occorre piegare i nuovi binari, utilizzando dei cric idraulici. Il costo dell’intervento, che è stato affidato ad aziende locali, è stimato attorno ai 22 milioni. I lavori non si limitano alla sostituzione della linea ferroviaria, ma anche alla ristrutturazione delle due stazioni intermedie, in modo da migliorare l’offerta ai passeggeri.

La totalità dei costi è assunta dal Percento culturale di Migros. È quest’ultimo, infatti, che finanzia la compagnia ferroviaria dal 1941, momento in cui il fondatore di Migros, Gottlieb Duttweiler, l’aveva salvata dal fallimento, acquistandola. La maggiore difficoltà del cantiere è di ordine logistico. Avviare sulle pendici della montagna 2000 tonnellate di acciaio, che comprendono binari, cremagliera e le 13’500 nuove traversine, è un lavoro che va accuratamente pianificato.

Il trasporto dei 10’000 metri cubi di nuova massicciata è anch’esso un impegno gravoso, in particolare perché ogni convoglio non può caricare più di 4 metri cubi alla volta. Precisiamo inoltre che, lungo la linea, gli operai hanno uno spazio di lavoro relativamente limitato: tre metri tra pendici della montagna e precipizio. Per depositare i materiali necessari al lavoro occorre quindi dare prova di ingegnosità e di precisione.

Tra l’altro è utile sapere che la sostituzione dei binari è legata ad un’azione di sponsorizzazione (https://www.montegeneroso.ch/it/monte-generoso/130-anni) a cui tutti possono partecipare, sostenendo il costo di sostituzione di uno dei 441 elementi della cremagliera, al prezzo di 130 franchi l’uno. La somma raccolta servirà al restauro della piccola cappella che sorge a fianco del Fiore di Pietra di Mario Botta. Al momento attuale, già oltre il 30% degli elementi hanno trovato uno sponsor. Il nome di tutti i donatori sarà inciso su una lapide commemorativa prevista alla stazione di Capolago.

A causa di problemi legati alle condizioni meteorologiche del mese di novembre i lavori del cantiere sono iniziati con un certo ritardo: la neve ha infatti ostacolato la programmazione. Da gennaio, per contro, il bel tempo ha permesso di procedere più rapidamente del previsto. In questo modo, alla fine del primo inverno di lavoro la sostituzione del primo quarto dei binari, ossia circa 2 km, sarà realizzato come previsto.